Come racconta una recentissima inchiesta svolta negli USA, l’effetto Lombard è realtà, nei ristoranti americani e in quelli di tutto il mondo: più sale il rumore di fondo, anche quello ‘annacquato’ da background music diffusa con impianti audio pessimi o a volume troppo elevato, più decresce il fatturato del locale.
Ma cos’è l’effetto Lombard? È la tendenza ad alzare il volume della nostra voce quando siamo in un ambiente troppo rumoroso.
La ricerca ha avuto come focus soli clienti over 60, persone che ovviamente amano mangiare in locali un po’ silenziosi rispetto ai ragazzi. Ma sono ormai lontani, per fortuna, i tempi in cui non poche catene giovanli di ristoranti o di negozi di abbigliamento puntavano su volumi esagerati, come su commessi modelli o memorabilia rock.
Anzi, è davvero difficile trovare party o locali giovanili in cui il pubblico non si diverta abbastanza perché l’impianto audio è troppo poco potente. La ‘situazione giusta’ nasce da un ambiente piacevole dal punto di vista sonoro, visivo, sociale. La ‘botta’ del volume era una valore negli anni ’90, oggi per fortuna non lo è più.
Tornando ai ristoranti, in Italia, lo dice un’altra recente ricerca, la media del rumore di fondo nei ristoranti è tra i 60 e gli 80 decibel, un volume decisamente troppo alto, se pensiamo che una persona che parla più omeno produce più o meno 50 decibel di suono.
Si parla di tutto questo sui media, anche quelli che potrebbero / dovrebbero farci pensare? Ovviamente no. Fa molta notizia l’iniziativa di istant marketing di catena di delivery, che su YouTube pubblica “il suono” di ristoranti sushi e di altro tipo.
La cosa, sui media, ha grande successo. Ne parlano decine di radio nazionali, che si copiano l’un l’altro. Chi invece cena a casa sta piuttosto bene ascoltando bene i suoi commensali, visto che i video su YouTube totalizzano solo qualche centinaio di visualizzazioni.