Lercio: “Roma: apre la prima palestra con musica non di m.”

Lercio, con i suoi titoli / news / aforismi / freddure può piacere oppure no. Non tutte le battute sono così simpatiche. “Ritrovate in Bolivia le bretelle saltate via a Giuliano Ferrara”, che non è proprio un figurino, fa ridere? O è solo un’offesa a chi non è “in forma”‘? A ognuno il suo parere. Una cosa è certa. Se Giuliano Ferrara non fosse famoso per la sua linea rotonda, Il Lercio non ci scherzerebbe su. E questo è un fatto, non un’opinione.

Ecco perché la freddura riportata nel titolo e qui di seguito (“Roma: apre la prima palestra che non musica non di m.“) deve far pensare chi si occupa di musica d’ambiente.  Secondo Lercio, che non è la bibbia, ma sbaglia poco, le palestre sono note ai più per la musica di dubbia qualità che diffondono. Tra addetti ai lavori della musica il luogo palestra ha la stessa dubbia considerazione musicale? Forse no. Anzi, probabilmente no.

Siamo proprio sicuri, ma sicuri sicuri, che il nostro lavoro di specialisti sia poi percepito, capito e apprezzato dall’utente medio, quello che, in qualche modo, ‘ci paga lo stipendio’? Forse no. Forse a volte sopravvalutiamo noi stessi ed il nostro ruolo sociale e lavorativo.

A volte i nostri gusti, la nostra ‘cultura musicale’ (termine davvero vago) e la nostra ‘professionalità’ (leggi supponenza) possono farci dimenticare cosa davvero cercano le persone, ovvero un po’ di musica che dia energia in palestra, che rilassi al supermarket, che rilassi dando un certo tono all’ambiente se quest’ultimo è un negozio di lusso…

A chi scrive è capitato quando scriveva su Max, allora la rivista maschile numero uno in Italia. Un amico, intelligente e preparato su tutto nella vita tranne che sulle lingue mi disse: “Lorenzo, sai che non si capisco niente? Ci sono più parole in inglese che in italiano”.

Anche Lercio può servire a farci lavorare meglio e scendere una volta di più dal nostro, senz’altro splendido, piedistallo sonoro & musicale.

(Lorenzo Tiezzi)