Tra fast food e nuove location chic, o quasi, la stazione di Firenze di Santa Maria Novella (SMN per chi viaggia) non è purtroppo ancora all’altezza di Roma Termini o Milano Centrale per quel che riguarda la quantità delle proposte per chi ha voglia o bisogno di una pausa con un panino, un’insalata o uno snack. Tuttavia, basta spostarsi un attimo verso su Via Nazionale o entrare al Mercato di San Lorenzo per potersi rifocillare a prezzi ottimi con street food eccellente. E la situazione pressoché disperata di una ventina d’anni fa, quando i poveri turisti arrivavano in città in treno con i loro pesanti bagagli venivano assaltati all’arma bianca da decine di guide ‘ufficiali’ di questo o quell’hotel, è per fortuna un lontano ricordo.
Oltre ai soliti fast food, in stazione, ci sono diversi grandi caffé / edicola / shop, talvolta legati a questa o quella catena. Qui le orecchie dei clienti non soffrono troppo. Non si riesce comunque proprio a capire perché alcuni di questi spazi, ben strutturati dal punto di vista logistico, si ostinino a trasmettere radio FM zeppe di pubblicità altrui con qualità sonora pari allo zero… visto il brusio della clientela e il ronzio dei frigoriferi (tanti, visto che chi sale sul treno di solito si compra una bottiglietta d’acqua), per fortuna, la ‘musica’ diffusa è un piccolo fastidio. Semplicemente, quasi non si sente.
Sia chiaro, l’architettura creata negli anni ’30 da Giovanni Michelucci, vicina al razionalismo dello Stadio Comunale di Firenze di Nervi, pretenderebbe l’eccellenza anche nel comfort acustico. Anche qui, infatti, come a Roma Termini, non ci sono le grandi altezze di Milano Centrale o Torino Porta Nuova, tranne forse nella grande biglietteria, per cui ci si devono subire echi e reverberi fastidiosi. Addirittura, la sensazione, molto piacevole, è quella di trovarsi sempre all’aperto, perché il cielo resta quasi sempre visibile. Ma si sa, il viaggiatore italiano è abituato ad accontentarsi e a Firenze SMN tutto sommato le orecchie non stanno male.
E’ quindi pressoché impossibile capire perché un nuovo lounge / bar / ristorante “chic” sorto da poco sul lato “nobile” della stazione (quello di Piazza della Stazione) sia un luogo così terribile dal punto di vista acustico. Il soffitto, ovviamente, è total black (senza controsoffitto, come vogliono i ‘trend’ del momento, tanto se ‘suona’ male chi se ne importa), le pareti sono finto povere, il personale è gentile e i piatti perfetti per provare ad accontentare chi non ama il fast food e vuol mangiare almeno un po’ fiorentino prima di partire o appena arrivato. Ma il rombo dell’impianto di condizionamento, insieme a quello dei frigoriferi, si spera vecchi, è assordante. Sentire il cameriere o i commensali diventa un’impresa. Ovviamente, seguendo le tendenze del momento per gli spazi ‘cool’, questo spazio diffonde musica. Capire però che musica sia è pressoché impossibile.
(Lorenzo Tiezzi)
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