Una volta Alex Neri, dj dei Planet Funk e di mille club (tra cui il Tenax di Firenze) mi disse una cosa molto intelligente su dj e cuochi. “Entrambe le categorie partono da elementi già a disposizione di tutti, ovvero le canzoni (la musica) e le materie prime (i cibi). Ciò che fa la differenza è la capacità di creare qualcosa di particolare, personale, efficace, unico”.
E’ una riflessione molto precisa che ho sentito fare solo a lui, che infatti di musica ne sa. Il ristorante milanese Lucca, specializzato in cucina toscana, ha deciso di fare qualcosa di diverso: il suo servizio delivery non viene accompagnato dalll’ormai consueto accompagnamento musicale fatto di playlist da ascoltare tramite questa o quella tecnologia. Non viene selezionata per i clienti / ospiti la colonna sonora ideale prendendo da musica già esistente.
Non viene neppure fornito l’altrettanto consueto e di solito scadente “accompagnamento” di musica prodotta chissà dove e come appunto per quello scopo, soprattutto perché costa meno della musica originale (Vasco Rossi, The Weeknd, etc) visto che per utilizzarla non si pagano diritti (SIAE, SCF).
Come accade per quasi tutti i film, tanti videogame o per gli show teatrali del Cirque du Soleil (etc), il committente, ovvero in questo caso il Ristorante Lucca ha commissionato ad un’artista, la dj Disway (al secolo Manuela Littardi) musica d’occasione. L’artista ha creato una colonna sonora originale e specifica dedicata al cibo toscano della durata di 30 minuti.
Che sound sarà perfetto per accompgnare i pici con guanciale e pecorino? Basta ordinare, anche online, per scoprirlo.
(Lorenzo Tiezzi)