Come una volta mi disse Claudio Coccoluto, i generi musicali, anzi, le parole con cui identifichiamo i vari tipi di musica, invecchiano più della musica stessa, se si parla di musica degna di essere ricordata dieci o trent’anni dopo che è stata prodotta. Per questo è probabile che definizioni come Vaporwave e Cloud non dureranno che qualche mese. C’è una buona dose di speranza che accada così, per cui si può anche soprassedere su cosa si intenda per vapor e cosa sia la cloud.
Partiamo dall’ovvio e della sostanza, come è sempre giusto fare in ambito musicale: visto che con la pandemia di Covid-19 non si balla e non si suona forte live più o meno in tutto il mondo, e visto che le chitarre rock non funzionavano manco prima del lockdown, il suono del mondo, su Spotify, nei negozi, nelle radio e nei locali sta diventando sempre meno energico e più lento.
Il 2020 è per ora caratterizzato per un ritorno a sonorità decisamente anni ’80: suoni di synth “sfiatati”, poco presenti, melodie malinconiche e poca innovazione, anzi nessuna. Cosa accomuna i nuovi singoli di Calvin Harris con The Weeknd e il duo David Guetta – Sia? Entrambi spingono poco, entrambi citano gli anni ’80. La coppia Sia – Guetta in modo palese si rifà a “Take on Me” degli A-Ha, ma non osa neppure riprodurne, in modo diverso o palesemente copiato, la cantabilità, la potenza, la freschezza… mentre The Weeknd e Harris continuano a “riprodurre” in modo riuscito ma poco spensierato (con più accordi minori e zero chitarre) quel capolavoro assoluto che fu “Sexual Healing” di Marvin Gaye (1982). Sperare in una fase almeno un più innovativa non è peccato.
E poi, ve lo immaginate, oggi, un brano il cui testo parli di sesso che guarisce? Il folle che avesse tale coraggio verrebbe fustigato sulla pubblica piazza per aver osato citare quella cosa che fa si che la razza umana non si estingua senza consultare un virologo competente.
Ovunque, le sonorità potenti dell’EDM sono un vago e lontano ricordo: in ambito pop dance, alla radio e non solo, il pezzo dell’estate 2020 è senz’altro “Hypnotized” di Purple Disco Machine, non così ‘moscio’, ma piuttosto lento. Tutto sembra tranne che un pezzo estivo, e per questo piace: l’estate 2020 è stata la meno estiva del millennio. Se qualcuno avesse avuto l’idea di proporre una nuova “L’Estate sta finendo” dei Righeira avrebbe fatto bingo, probabilmente.
Visto il livello musicale e creativo decisamente basso di tutti, proprio tutti, i tentativi di tormentone prodotti in Italia, il pezzo dell’estate in assoluto in Italia è probabilmente la piacevole “Jerusalema“, che unisce ad un ritmo lento e ad una struttura di accordi malinconica (gli accordi scendono) un bel po’ di vivacità ritmica tutta africana.
Per fortuna, oppure no, ma comunque capita, non c’è solo tutto questo. Sensualità, divertimento e spensieratezza si sentono forte in “WAP” singolo evento di Megan Thee Stallion e Cardi B. Ovviamente in un brano così, il sex appeal diventa un’arma di distruzione e di (piacevole) offesa, più che seduzione.. Ma anche in questo caso il ritmo è basso, le sonorità sono in qualche modo soffici e le voci femminili, che senz’altro, per fortuna, non sono così soffici, non sono manco urlanti e scatenate come accadeva ai tempi dei Public Enemy. Tutti gli ascolti e le visualizzazioni che questo brano ha totalizzato sarebbero poi arrivati comunque senza un video “peep show” nato per creare l’evento online?
PS Le riflessioni musicali qui sopra sono nati dopo aver letto un bell’articolo su MBW. E’ davvero raro leggere articoli che mettano insieme numeri indiscutibili sull’ecommerce ed una sobria ma personale analisi delle tendenze di mercato che comprenda musica, Nasdaq e Amazon. Se poi tutto questo viene scritto molto bene, come fa Hanna Kahlert su Music Business Worldwide nell’articolo Zombies and vaporwave: Consumer vibes in 2020 in un articolo neppure tanto lungo dedicato al consumo culturale e non in tempo di Pandemia Covid-19, il piacere di leggere è informarsi diventa impagabile.