A Tokyo il covid-19 si combatte con la background music… abbassando il volume

Non è una primaria funzione della musica, quella di proteggere dai virus come il Covid-19. Se ben usata però, anche la musica può servire a rallentare il contagio. E’ ciò che sta succedendo a Tokyo, in Giappone, dove l’epidemia sta finalmente allentando la sua presa e le persone stanno ricominciando a popolare bar e ristoranti.

Prima di tutto, per evitare i contagi, invece di disporre i commensali appartenenti a nuclei familiari diversi uno di fronte all’altro, come si fa fa solito, si cerca di incoraggiarli a sedersi uno accanto all’altro, così le eventuali micro particelle contenute nella saliva hanno meno possibilità di infettare i vicini.

Stando uno accanto all’altro, probabilmente viene un po’ meno voglia di parlare e magari si ascolta un po’ di più la musica in sottofondo.

E come si fa a incentivare un pranzo o una cena con meno parole e soprattutto con parole a voce bassa, visto che chiunque rischia di trasmettere il virus molto di più parlando ad alta voce senza mascherina?

Il volume della background music, che conta molto, viene abbassato, non alzato. Così si urla meno. Questo tipo di strategia, piuttosto raffinata, unita senz’altro all’abitudine tutta orientale di volumi bassi, musica hi fi e parole a bassa voce, senz’altro aiuterà nel lungo periodo.