Casse e pannelli fonoassorbenti diventano belli come lampade di design

Nel salotto di casa mia fa bella mostra di sé una lampada Castiglioni, accanto a un telefono Telecom e un profumatore Muji. E’ un angolo total white di cui vado molto orgoglioso. E’ il mio gusto. Lo vedete qui sotto.

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La lampada Castiglioni, non è solo oggettivamente bella, ovviamente. E’ anche bella la plafoniera spagnola che non fotografo, ma ha un problema: fa una brutta luce. Fa una luce fioca che non sopporto più. La lampada italiana invece mi scalda gli occhi e il cuore, pure in autunno.

Questa premessa molto personale forse inutile è per raccontare una realtà che pian piano, molto lentamente, si sta affermando non solo nelle case dei VIP del pianeta e neppure soltanto nelle ville degli happy few che quando comprano non guardano al prezzo: se le lampade da sempre devono essere belle e non solo dare una bella luce (o viceversa), oggi, finalmente, anche i diffusori audio hanno sempre o quasi una loro personalità

Nell’immagine principale di questo articolo trovate nella parte alta i diffusori italiani, anzi fiorentini, Pequod Acoustics. Questo brand si definisce Hi-Pro, visto che prova a portare la qualità dell’hi fi anche nel settore professionale, soprattutto quello dei club e dei locali di musica dal vivo in giro per il mondo. I risultati stanno arrivando: importanti collaborazioni con brand di moda internazionali, una Boiler Room a Ho Chi Min in Vietnam, importanti installazioni a Singapore, tra cui quello all’1Altitude Gallery & Bar, l’alfresco bar più alto del mondo… Tutto questo non accade solo perché i diffusori Pequod “suonano bene”. E’ che sono decisamente particolari: rossi, bianchi o colorati, si fanno notare. Proprio come la lampada Castiglioni del mio salotto.

La tendenza riguarda tutti i brand e tutti i settori, anche i grandi numeri e le tecnologie home digitali: Echo Studio by Amazon (che vedete sotto sulla sinistra nell’immagine principale) costa 199,99 euro e ha “cinque altoparlanti direzionali per un audio immersivo, tecnologia di adattamento alla stanza e un hub per la Casa Intelligente integrato”… Non ha solo dimensioni decisamente compatte (woofer da 13,3 cm e 330 W di potenza): è piacevole da vedersi. Come il mio profumatore Muji.

Stessa musica, bella anche esteticamente, per i pannelli fonoassorbenti  Wood-Skin Acoustic che trovate nell’immagine principale in basso a destra. Come sappiamo più o meno tutti, anche noi non ingegneri del suono, le pareti dritte in cemento o in vetro “suonano male”, mentre quelle in legno non piatte suonano decisamente meglio. Il problema è che i panelli solitamente sono brutti, quasi quanto le scatole di uova. L’azienda definisce i suoi pannelli “simil origami” ispirati in qualche modo anche ai tessuti… Come sempre, per fortuna, ognuno ha i suoi gusti e non tutti amano Castiglioni o Muji, ma la ricerca anche in ambito design in questi pannelli è evidentemente.

Riassumendo, lentamente, come auspicavamo qui, i dispositivo audio stanno diventando anche “bello” dal punto estetico.

(Lorenzo Tiezzi9