La musica d’attesa d’un volo Pescara – Bergamo…

Qualche ora fa sono atterrato ad Orio al Serio (Bergamo). Volavo da Pescara con la compagnia simbolo di low cost e dintorni, ovviamente Ryan Air.

Portavo con me il mio computer 15 pollici, per cui ho dovuto acquistare, oltre al biglietto, anche un po’ di spazio per il mio senz’altro ingombrante bagaglio. Volare da Pescara è un’esperienza che atterrisce, a momenti. In una parte del posteggio auto all’aperto, circondato da una grande recinzione, un posteggio che da tre anni subisce “lavori in corso”, sono accumulate da anni bottiglie in plastica ed altri rifiuti.

L’unico bar della struttura è più simpatico di altri, non c’è musica in sottofondo, i prezzi sono alti ma la pizza è buona. Ho lavorato a lungo e bene al computer a uno dei tavoli del bar: evidentemente la struttura dell’aeroporto di Pescara, pur poco curata in tanti aspetti, non è affatto spiacevole dal punto di vista acustico. Echi e reverberi sono limitati.

Una volta passato il controllo bagagli, al gate, si trova un altro bar più piccolo e poco frequentato. Anche in zona gate non c’è musica. La musica si sente solo una volta saliti in aereo.

Qualche ora fa il mio volo era completo ma le operazioni di salita, discesa e posizionamento bagagli le ho trovate piuttosto confortevoli… probabilmente anche perché in sottofondo, diffusa in modo decente dall’impianto audio di bordo, c’era una tutto sommato piacevole musica d’attesa.

Si dirà che la musichetta d’attesa ce l’hanno da sempre anche tutte le altre compagnie, che quelle “importanti” diffondono anche questa o quella playlist. Certo, è così. Ma Ryan Air, nella sua rivoluzione “low cost” ha eliminato mille cose e avrebbe potuto tagliare pure sulla musica, visto che senz’altro non fa volare gli aerei… Eppure non l’ha fatto. Perché la musica, nel poco comfort di un volo low cost, aiuta. Eccome se aiuta.

(Lorenzo Tiezzi)