Paesaggio sonoro: i reportage di BBC battono i fiction podcast

Come ho già scritto più volte qui, ascolto spesso il World Service di BBC, che si definisce con ragione the world radio station, la radio di tutto il mondo.

Amo la comprensibilità dell’inglese dei conduttori, non tutti madre lingua inglese. Amo i silenzi e l’assenza quasi totale di sigle e intersigle. Inoltre, amo il fatto che quasi sempre i giornalisti e i tecnici di BBC siano prima di tutto reporter.

Le parole raramente mentono: un reporter prima di tutto riporta a chi ascolta o guarda o legge ciò che ha sentito con i suoi sensi (vista, udito, gusto, etc). Lo fa attraverso mezzi tecnici diversi (parole segnate su un pc o su un taccuino, videocamera per video e audio, registratore audio ‘evoluto’ per il paesaggio sonoro), ma lo scopo è comunque lo stesso: far ‘sentire’ un paesaggio sonoro e visivo al suo lettore, ascoltatore, telespettatore, etc.

In altre parole, mentre ci danno il loro parere su qualcosa che sanno e che soprattutto hanno visto e sentito personalmente (su questo non ci sono eccezioni), i giornalisti di BBC ci fanno sentire ‘parte della scena).

Se un reporter sa fare il suo lavoro, la potenza dell’ambiente sonoro di Cuba, delle strade dell’Avana o della campagna, se ben ripresa con un “semplice” microfono, si percepisce. Oggi ho avuto la fortuna di ascoltare un lungo reportage (rieccoci con le parole che contano) sui sessant’anni del comunismo sull’isola. Una professoressa insieme a tanti collaboratori ha intervistato tanti cubani su come negli anni la vita a Cuba sia cambiata.

La densità degli argomenti e la forza delle tante diverse testimonianze delle persone, spesso le stesse sentite a decine d’anni di distanza, ha fatto si che non ci fosse manco bisogno di musica. Anzi, diciamolo, tutti quanti pensiamo sempre alla musica cubana. Ma davvero a Cuba tutti sentono e fanno musica?

La musica di questo reportage si sente quasi solo nella sigla iniziale e finale. Nonostante le dichiarazioni di tanti cubani siano state per necessità re – interpretate da attori per salvaguardare la loro sicurezza (a Cuba c’è un regime, ricordiamolo), ho sentito un po’ di Cuba con le mie orecchie.

All’estremo opposto rispetto ai reportage ci sono tanti podcast in cui la post produzione è ormai predominante rispetto al contenuto di quanto ripreso ‘live’. Sono podcast tutto sommato piuttosto simili a quegli show tv dedicati ai criminali, a malattie imbarazzanti, a persone con problemi, a tragedie naturali, etc. L’audio e il video sono affascinanti, ma di reale, di ripreso dal vivo e dal vero c’è ben poco.

Uno di questi audio podcast è “Io sono il cattivo” disponibile su Audible in forma estesa e su Radio24 in puntate di mezz’ora. Il narratore, con un ricco corredo di effetti sonori e musica d’effetto (stile anni ’30 o ’40, alla Hitchcock) racconta la storia di criminali che hanno scelto il male. L’effetto sonoro è potente, a tratti fastidioso per chi ha bisogno di rilassare le orecchie. Hanno un pubblico show di questo tipo? Probabilmente si, ma soprattutto tra chi deve passare lunghe ore in auto o in treno come accade negli USA. Visto che il costo di produzione è comunque piuttosto alto (perché si tratta di fiction da scrivere, interpretare e musicare) e che sono di per sé lontani dall’attualità, sembrano essere comunque contenuti premium, da pagare. Chi sarà disposto a farlo?

A volte anche la BBC fa scelte di questo tipo, ma solo quando ha poco materiale reale in mano. Ho ascoltato un podcast pieno di musica d’effetto e voci cariche di “sentimento” dedicato all’omicidio di Stefano Cucchi in cui l’unico audio “reale” era la voce della sorella di Stefano, Ilaria, registrata in una intervista fatta chissà quando da Radio Radicale. Questo dettaglio lo so perché i giornalisti britannici, a differenza di molti dei loro colleghi italiani, conoscono ancora la base della professione, ovvero che citare le proprie fonti, quando sono altri giornalisti o testate, è d’obbligo.

Lorenzo Tiezzi
Il reportage su Cuba di BBC
https://www.bbc.co.uk/sounds/play/p06xfy81

Il teaser di una puntata di Io Sono il Cattivo, disponibile su Audible e Radio24
https://www.audible.it/pd/Zeljko-Raznatovic-Audiolibri/B07L8LNX9V?qid=1546973085&sr=sr_1_1&ref=a_search_c3_lProduct_1_1&pf_rd_p=67f8f22b-aed1-45a6-a456-d09beff03315&pf_rd_r=SKAVW6XQ4DGPRZ2KTZHC&