Il sito di Sirani, uno dei luoghi perfetti per chi vuol rifocillarsi cibandosi d’eccellenza a colazione, merenda, pranzo & cena, invece di annoiare con musica & banalità varie, dà emozione amplificando i rumori che crea chi cucina: un uovo che si rompe, un mattarello, qualcos’altro di misterioso… è un mondo anche sonoro che non viene spiegato. Perché il mistero affascina.
In realtà nel sito ci si perde un po’, ma ci si perde volentieri. Infatti passare da una meraviglia culinaria all’altra qua è sempre possibile e non tutto è giustamente costoso come in un ristorante d’eccellenza potrebbe essere,. Da Sirani, a Bagnolo Mella (BS) si fa, come dicevamo anche colazione, o merenda, godendosi fette di pane burro e marmellata o pan dei morti che questi ultimi li resuscitano.
L’immagine del brand Sirani, online e offline, è curata in modo straordinario. Il loro volantino sulla pizza con fette staccabili rasenta poesia, sui social lo staff punta sempre sui piatti, sugli ingredienti, qualche volta sugli chef. Quasi mai si trovano foto dell’ambiente, che però, quando lo si visita di persona, risulta decisamente accogliente e poco ‘da ristorante di lusso’. Forse la strategia è proprio quella, far si che chi non conosce questa realtà unica chiuda Instagram e prenda la macchina per godere come non mai della bassa bresciana.
Visito questo spazio abbastanza spesso, quasi sempre in tarda mattinata. Una volta, qualche settimana fa, sono rimasto dapprima deluso dall’assenza di musica. Poi mi sono accorto che sia il bel cortile esterno, sia la sala interna sono piacevoli anche senza il canonico background musicale. Infatti soprattutto all’interno, grazie al soffitto basso, a grandi muri e al forno con pomodori annessi che da un lato domina la scena, non c’è proprio bisogno di aggiungere alcun che.
Sabato 3 novembre invece facendo colazione ho ascoltato in sottofondo, una bella eco di un’arpeggio di pianoforte. Mentre bevevo un cappuccino infinito servito in un bicchiere di carta (una scelta originale, tradizionale & anti – tradizionale insieme, come tutto ciò fa Sirani), le mie orecchie potevano sia ascoltare mia moglie e mia figlia, sia godersi l’atmosfera ovattata, sia perdersi tra le note. Potevo in qualche modo scegliere, inconsciamente e non, in ambiente decisamente accogliente e hi fi.
Lorenzo Tiezzi
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