Com’è difficile prevedere il futuro della musica. Sembrava impossibile, secondo alcuni, che il formato album resistesse ancora, dopo che per qualche anno, soprattutto grazie a YouTube, le grandi star si sono concentrate soprattutto sui singoli.
Oggi siamo già di fronte al fenomeno contrario. Perché le piattaforme più importanti, ovvero Spotify ed Apple Music, sono ‘album oriented’. Le playlist create dai sistemi e dagli utenti, sia chiaro, sono essenziali, ma raramente chi ama un artista o un genere musicale ha bisogno di chissà quali guide. Chissà se tra qualche mese non vedremo pure un calo verticale di importanza delle playlist, spesso create per meri motivi di marketing, spesso prive di qualsiasi reale importanza musicale… ma andiamo con ordine e proviamo a raccontare il presente ed il passato, non il futuro, che è una ipotesi spesso vaga.
Forse l’assoluta prevalenza del successo del singolo rispetto all’album, della hit rispetto alla qualità complessiva della carriera di un artista, è stata l’apice della crisi dell’industria musicale. In quel periodo, cinque anni o dieci anni fa anni fa, le uniche e sole star della musica sembravano essere i dj, gente come David Guetta o il più giovane Garrix. O forse la prevalenza del singolo sull’album, la prevalenza di YouTube rispetto a qualsiasi altro sistema musicale, è durata fino alla scorsa primavera, quando iniziò il successo assoluto, soverchiante, totalizzante di “Despacito” di Luis Fonsi, del cui mancato successo abbiamo già scritto.
E i dj ‘pop’, quelli che ancora oggi manipolano la musica che gira intorno, sono ancora così centrali, visto che raramente riescono a creare brani che poi restino? Il loro metodo di lavoro sembra ormai diventato standard nel pop, e ci sono ancora, certo, e riempiono i festival. Ma contano un po’ meno rispetto ad artisti con uno spessore musicale spesso diverso. Parliamo di artisti come Post Malone e Drake (nella foto), in ambito pop, e star decisamente musicali come J Balvin in ambito reggaeton.
Quest’ultimo, guardando dall’Italia, forse il paese più lontano del mondo dall’universo musicale latin, sembrerebbe diversi gradini sotto i primi due, come popolarità globale, ma non è certo così. Totalizza su Spotify quasi 49 milioni di ascoltatori mensili, più di Post Malone (43) e poco meno di Drake (54).
I tre artisti citati hanno realizzato interi album di qualità eccellente ed un album genera molti più ascolti di una singola, pur grande, hit.