#Giùlemani dal diritto d’autore, ecco la lettera di autori ed editori pubblicata su Corriere della Sera e Sole 24 ore sul contenzioso Sky – SIAE

Qui sotto trovate il testo integrale della lettera fatta pubblicare a pagamento su Corriere della Sera e Sole 24 ore da un gruppo autori ed editori italiani il 13 aprile 2018. Al testo segue il comunicato SIAE ricevuto qualche minuto dopo la pubblicazione di questo post. La lettera riguarda ovviamente il contenzioso tra Sky e SIAE ed è indirizzata anche all’Antitrust, a cui si sta appellando Sky. La multinazionale infatti afferma che SIAE agisce in regime di monopolio, mentre questo gruppo di autori ed editori rivendica la propria libera scelta nei confronti di SIAE, che, ricordiamolo, è un ente no profit che rappresenta tante persone ed il loro lavoro. Ad ognuno il suo parere, ma questa lettera è importante perché il contenzioso non è solo scontro tra “titani” (SIAE vs SKY e viceversa):  il problema riguarda soprattutto tutto il settore della creatività italiana, che non vive certo momento facile. (LT)

L’INTRODUZIONE DELLA LETTERA

DALLA PARTE DI CHI CREA. La SIAE è ente senza scopo di lucro e difende esclusivamente il lavoro degli autori. Tra SIAE e SKY è pendente un doppio contenzioso sul compenso destinato agli autori cinema ed agli autori musica. La SIAE ha presentato denuncia penale nei confronti di SKY per via della decisione di quest’ultima di utilizzare il repertorio SIAE senza sottoscrivere le relative licenze, nonostante i ripetuti inviti di SIAE in tal senso. SKY ha peraltro ritenuto di voler apertamente disconoscere anche gli accordi a suo tempo sottoscritti nel 2014 ed ha successivamente effettuato pagamenti ritenuti da SIAE inefficaci e non fondati su licenza, e pertanto respinti. La SIAE continuerà a difendere il diritto ed il lavoro degli autori dei quali ha il pieno sostegno. Società Italiana degli Autori ed Editori.

LA LETTERA

Gli autori italiani stanno assistendo sbalorditi ad un attacco contro i loro diritti. Da mesi Sky ha deciso di utilizzare i contenuti creativi frutto del nostro lavoro senza più corrispondere alcuna remunerazione per il loro sfruttamento come invece prevede la legge sul diritto d’autore e sull’equo compenso. Non solo. Abbiamo appreso che questa emittente sta cercando di utilizzare un’istruttoria contro la SIAE, pendente da un anno presso l’Antitrust, per care di dare una sorta di legittimazione al suo comportamento contrario al diritto d’autore.

Sarebbe grave se l’Antitrust aderisse ad un disegno che da un lato punta ad azzerare un diritto acquisito che garantisce la libertà degli autori, dall’altro favorisce gli interessi di gruppi internazionali che cercano di scardinare alcuni principi fondanti dell’Unione Europea: e cioè “che la creazione artistica e letteraria, compreso il settore audiovisivo” non sono oggetto di semplificazioni e armonizzazioni forzate, così come vanno tutelati la diversità culturale e il diritto degli autori e degli editori italiani di scegliere liberamente se affidare le proprie opera all’estero o gestirle dall’Italia per le utilizzazioni sul territorio nazionale.

Se questa strategia dovesse passare, assisteremo alla incredibile affermazione del paradosso per cui pagando meno autori ed editori si otterrebbe un aumento dalla produzione culturale. Un insulto per tutti coloro i quali hanno contribuito a portare l’industria culturale al terzo posto nella nostra economia. Un’industria sana e realmente italiana, che è parte fondamentale della storia del nostro Paese e di quella ripresa italiana di cui tutti oggi vogliono prendersi il merito.

Il diritto d’autore è un diritto del lavoro. Non è merce di scambio per garantire profitti miliardari a chi rifiuta di restituire agli autori quanto stabilito dalla legge.

COMUNICATO STAMPA SIAE

4 Premi Oscar (Bernardo Bertolucci, Ennio Morricone, Nicola Piovani e Gabriele Salvatores) fra gli oltre mille firmatari; nomi noti ma anche quelli meno conosciuti e gli emergenti; le generazioni di ieri e quelle di oggi della creatività italiana; le grandi società e le startup editoriali uniti per lanciare un messaggio forte e chiaro: “Giù le mani dal diritto d’Autore”

Sono oltre mille i firmatari del manifesto “Giù le mani dal diritto d’autore”, uniti per difendere il loro diritto del lavoro e la loro casa, SIAE, a cui hanno scelto di affidare la tutela delle opere.

Gli autori di cinema, musica, radio, TV, teatro associati SIAE denunciano in una lettera aperta il mancato rispetto del diritto d’autore da parte di SKY che dall’1 luglio 2017 rifiuta il rinnovo degli accordi di licenza in Italia, pur continuando ad utilizzare sui propri canali i repertori audiovisivi e musicali tutelati.

L’iniziativa è nata dopo il mancato pagamento del diritto d’autore – sia per la musica che per l’equo compenso cinema – da parte di SKY che da più di 9 mesi ignora i solleciti e gli inviti di SIAE ad un tavolo di confronto per il rinnovo delle licenze.

Grave ed inspiegabile il comportamento di SKY che in altri Paesi Europei rispetta il diritto d’autore: in Germania, per esempio, sta continuando a pagare la collecting tedesca GEMA pur essendo scaduti i contratti a fine 2016.

SKY ha apertamente disconosciuto anche gli accordi sottoscritti con SIAE nel 2014 – nonostante la reciproca soddisfazione manifestata pubblicamente in tale occasione – e pochi giorni fa ha effettuato pagamenti a SIAE strumentali e inefficaci e pertanto necessariamente respinti.

SIAE continuerà a difendere il diritto ed il lavoro degli autori dei quali ha il pieno sostegno.