Videogame, il futuro della musica e’ gia’ qui

Forbes spesso dedica articoli interessanti alle opportunità di business, anche in ambito musicale. E’ il caso di questa analisi sul mercato musicale in ambito video game e dintorni, dedicato a come le major stanno investendo in questo settore.

L’articolo cita anche il report di MIDIA su questo argomento e intervista Karol Severin, la quale fa una affermazione interessante: è ora di smettere di pensare che la musica sia semplicemente essenziale come ‘colonna sonora’ di un videogame di successo.

Sono ormai lo standard accordi “Consumption-centric”, ovvero basati sulla quantità di musica che i videogamer usano mentre giocano. Più musica ascoltano, più soldini riceve l’industria musicale.

Ma partire sempre dai soldini, cosa che MIDIA giustamente fa spesso, è raramente la cosa più logica, se si vuol capire un fenomeno. Nuovi artisti e nuovi generi musicali possono essere lanciati tramite i videogame e artisti di culto come Nina Kraviz sono già oggi utilizzati dalla gaming industry.

Nina Kraviz, in questo caso, non è solo la splendida e stramba testimonial del videogame. E’ anche uno dei personaggi del gioco.

Questo tipo di sinergia deve crescere in futuro, visto che fa bene a due settori vicini, che hanno in comune il ‘target’: i ragazzi e chi, per fortuna, non vuol crescere.