L’FM italiana, un tempo almeno un po’ innovativa, dopo Sanremo 2021, si è accontentata di proporre ciò che il suo pubblico ormai solo adulto si aspetta: canzoni piacevoli, innovative ma non troppo.
La mancanza dei concerti e dei dj set / mini live nelle discoteche ha riportato la trap, il genere più amato dai giovani italiani e non solo, il nuovo pop, in una dimensione “solo digitale” lontana anni luce dai media adulti e dal racconto portato avanti dai media adulti.
Fa una certa impressione, ai primi di aprile 2021, scorrere la chart delle 50 canzoni più ascoltate su Spotify e trovare solo qualche brano pop dance o hip hop trap internazionale: ai primi posti della musica reale italiana quella che fa emozionare, ci sono i protagonisti di Amici, i più giovani e pop di Sanremo (Madame, Colapesce e Dimartino, i Maneskin, troppo spesso questi ultimi non amati dell’FM nonostante la vittoria sanremese, etc).
C’è anche un altro underground, popolato da tanti dj producer italiani: oggi senza eventi e serate, producono nuova musica di qualità, che riempie il mondo, purtroppo solo quello digitale, di canzoni da ascoltare e non solo da ballare. Infatti, visto che, i club sono chiusi, i dj hanno rallentato almeno un po’ i ritmi regalano soluzioni sonore spesso più originali. Ecco qualche esempio.
DAN:ROS è il nome artistico scelto dal dj producer sanmarinese Danilo Rossini.

Già a 15 anni già mixava con i giradischi Pioneer 1200 del fratello, per poi far ballare un po’ tutti i club che contano in Riviera Romagnola, compresa la Molo Street Parade. Da settembre 2019 ha iniziato a produrre musica con continuità nel suo studio di registrazione. I risultati sono già importanti. Ad esempio, sono già arrivati diversi remix per Juicy Music, la label del top dj Robbie Rivera (tra cui quello per Robbie Rivera & Dreamfreak – “Comfortable Pain”). Tra i suoi dischi più recenti, ecco “Can’t Get Enough”, un brano decisamente house prodotto proprio da DAN:ROS con T. Markakis.
Gary Caos è invece bolognese.

Il suo ultimo singolo, come spesso accade nella dance italiana e mondiale in questo periodo, è una cover. E’ “She Drives Me”, nuova versione di un brano pop ma decisamente sofisticato come “She Drives me Crazy” dei Fine Young Cannibals. “Un dj ha sempre la possibilità di scegliere, deve farlo. Il livello musicale oggi non è esaltante, ma se il mercato premia le cover, si possono scegliere brani particolari e riproporli in modo originale”.
Decisamente interessante è poi la collaborazione tra il dj producer maremmano Luca Guerrieri con la cantautrice italo inglese Meri (nella foto).

Guerrieri “usa” la voce di Meri per pezzi house dall’andamento ipnotico come “Losing Control” (DVS Records). Il brano verrà incluso di “Timeless”, il nuovo album di Guerrieri. E “Feelings”, l’album di Meri, uscirà anch’esso il 21 maggio. In questo caso il sound è rock, indie, pop. E la qualità sonora degli arrangiamenti dà spazio ad una voce davvero particolare.
Anche il romagnolo Mitch B. spesso realizza cover.

“Il mio singolo più recente, però, 3 AM, non lo è”, racconta Mitch B. “E’ un inedito, e sposa sonorità house, che strizzano l’occhio alla nu disco… e ha una melodia che entra subito in testa”. Per questo ha ottenuto ottimi risultati sui siti di streaming musicale e su quelli dedicati ai dj. Presto Mitch B. farà uscire anche altri brani, per una primavera estate 2021 piena di musica e presto speriamo anche di serate, se non in discoteca almeno al ristorante.
Chiudiamo con questa breve e non esaustiva carrellata su quella che un tempo veniva chiamata Dance Made in Italy con Jaywork.

Guidata da Luca Facchini e Luca Peruzzi, non è soltanto una casa discografica, ma anche una vera community musicale. Jaywork Music Group, sul suo sito ufficiale, dà anche utili consigli a produttori musicali di ogni tipo ed età.”Ogni giorno ci arrivano richieste dai nostri produttori e non solo per l’utilizzo di Spotify for Artists”, spiega lo staff su Facebook. “Ci chiedono come correggere degli errori nei profili Artista e ci fanno tante altre domande che riguardano questo argomento. Facciamo chiarezza… o almeno ci proviamo”.
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