Non è un bel momento per l’industria musicale, se guardiamo ai talenti che si sta facendo “soffiare” dal fashion system.
L’esempio più chiaro è Rihanna, la più bella e forse pure la più brava popstar degli ultimi anni. Da quando insieme con Fenty, in collaborazione con Reebok, si è messa in proprio con la moda, semplicemente, non canta più. Certo che Dua Lipa ha preso un po’ lo spazio lasciato da Rihanna, ma ci sarebbe bisogno di tante star in ambito pop, rock, dance e dintorni. Ma ce ne sono sempre meno. Uno dei motivi, purtroppo, potrebbe essere che diventare superstar musicali rende meno che un tempo.
Ecco un altro esempio. Come ha scritto L’Officiel Italia, durante le sfilate parigine di fine febbraio / inizio marzo 202o, “Kanye West ha portato il mondo della moda a ‘messa’ con l’aiuto di un coro gospel e i canti a cappella di Soul II Soul’s Keep on Movin e il Sunday Service Choir’s. Oltre cento i performers intervenuti, tutti vestiti Yeezy“. Per chi non lo sapesse, Yeezy è il brand di sneaker di lusso che West ha lanciato con adidas con grande successo nel mondo.
Quali sono i successi musicali di West negli ultimi anni? Sono pochissimi. Il suo album “Jesus is King”, decisamente legato al gospel, è un capolavoro ma ha prodotto poco per l’industria musicale. I suoi concerti? Pochi e senz’altro non all’altezza della sua fama come personaggio e neppure all’altezza degli incassi di un brand come Yeezy.
Visti i risultati economici non brillanti di Spotify, vista la crisi globale del clubbing e vista l’età media di coloro che vanno sul palco riempiendo gli stadi nel mondo per motivi musicali… qualche motivo di preoccupazione chi si occupa di musica forse fa bene ad averla.