“Star Wars” all’Arcadia o la chitarra di Hendrix?

Con la mia famiglia ci siamo fatti un bel regalo di Natale, ovvero la visione dell’ultimo episodio di “Star Wars“, “Il Risveglio della Forza“, in lingua originale, nella Sala Energia del cinema Arcadia di Melzo (MB). L’impianto audio è Meyer Sound con sistema Dolby Atmos, lo schermo è immenso in rapporto alle dimensioni della sala. Il film ha qualche caduta, ma nella sostanza tiene. E non solo grazie alla tecnologia: l’amore, la sceneggiature e la bravura dei giovani attori protagonisti funziona.

Lo spettacolo in realtà inizia già con la visione dei trailer prima del film, che vengono anzi “sparati” ad un livello di pressione sonora fin troppo alta. Un 15% in meno sarebbe sufficiente, soprattutto per chi arriva in sala dal mondo esterno. La Sala Energia dell’Arcadia infatti non è la realtà, è un’accelerazione multimediale della realtà.

Se il cinema come sistema saprà nel tempo dotarsi di sale di questo tipo, il futuro della settima arte è sicuro. Ma non basterà: il problema è anche che per produrre contenuti multimediali di questo tipo ci vogliono investimenti decisamente importanti in persone e tecnologia.

Il livello medio del paesaggio multimediale nelle performance dal vivo (concerti, teatro, musical) o registrate (cinema) sta crescendo, ma i contenuti dovranno fare in breve lo stesso percorso.

In altre parole, la chitarra di Jimi Hendrix a Woodstock, chi era presente al festival negli anni ’60 non l’ha sentita certo bene, come del resto è andato perduto il contributo del bel percussionista sul palco che tutti vediamo nei documentari (senza però sentirlo)… Tutti questi problemi tecnici non hanno impedito ad Hendrix di diventare, allora e per sempre, l’icona della chitarra rock…

Oggi che la tecnologia aiuta invece artisti & tecnici, non c’è che da pensare alla sostanza artistica. 

C’è bisogno di tutti e di grande coraggio, perché icone eterne e innovazione sembrano latitare. Visto che l’eterna guerra tra bene e male di  “Star Wars” è appena terminata, 42 anni dopo il primo film, energie nuove da dedicare alla causa dell’intrattenimento multimediale dovrebbero essercene.

Che la forza sia con noi.

Lorenzo Tiezzi