Ascoltare un album non fa ingrassare: un altro utilissimo “studio” sull’ascolto musicale

Gli operatori della britannica Entertainment Retailers Association, associazione che raccoglie negozi di dischi & simili, senz’altro hanno visto tempi migliori. Oggi che la musica per l’utente finale è soprattutto in streaming a pagamento, chi vende album & dintorni non può far altro che combattere nella nicchia.

Ma il combattimento spesso porta a belle vittorie. Ad esempio, in occasione dell’ennesima giornata dedicata a qualcosa, il World Mental Health Day, finalmente una bella notizia scientifica (o quasi). Anzi in realtà le giornate sono due, c’è anche il National Album Day. Le date ci sono sfuggite ma senz’altro a settembre 2020 ce le segneremo tutti sul calendario per partecipare a contante celebrazioni.

Riassumendo, ascoltare album dall’inizio alla fine, sentire tutta l’opera così come l’ha pensata l’artista o la band, farebbe bene davvero alla salute. Non è solo una sensazione. Lo dice una ricerca della Fly Research condotta ad agosto 2019 e commissionata, guarda caso, dalla Entertainment Retailers Association che gli album li vende su supporto (cd, vinile, blu ray etc).

Certo, ci sono attività ancora più rilassanti, dice tra le righe la dottoressa Julia Jones (alias Dr Rock) ovvero leggere (37,1%) e consolarsi con il cibo (comfort eating, 34,8). Siccome mangiare schifezze soprattutto di notte fa ingrassare, la musica, anzi l’ascolto di album (34,4), si prende un bel secondo posto.

Questa ‘analisi’ ci dice semplicemente che chi vuol rilassarsi ascolta spesso album e che trova questa attività più rilassante che ascoltare la radio o playlist. Con quale metodo? Ovviamente con qualche bel questionario, che costa poco e dà risultati immediati. Si chiede ai partecipanti, ad esempio, se è meglio un album o un playlist e pure se un album rappresenta il massimo per ascoltare la musica così come l’ha pensata l’artista…

Come si può pensare di rispondere qualcos’altro? Come si può dire che sono più corrispondenti al volere dell’artista le recenti compilation rimasterizzate di Battisti di un suo album o una playlist su Spotify? Si sfiora il ridicolo.

Si potevano fare cose ben più interessanti: ad esempio prendere 100 persone, far loro ascoltare in cuffia un album intero a loro scelta e misurare scientificamente il cortisolo (ormone dello stress) prima, dopo e durante l’ascolto. Ovviamente non lo si è fatto. Perché chissà se poi il risultato sarebbe stato in linea con le aspettative di chi paga lo studio. La musica ha sempre potere, ma il suo potere non è così logico, facile da prevedere, ingabbiare (…). Si chiama magia della musica mica per caso.

Gli autori di questo studio si sono invece davvero impegnati nel soddisfare quanto serviva alla committenza e il risultato è vicino al quasi nulla se non al vuoto pneumatico (o musicale).

Tuttavia, cosa fa il sito di una importante radio rock italiana? Traduce dall’inglese il tipico comunicato stampa su questo studio e lo fa diventare un articolo sul suo sito, articolo molto condiviso sui social.

Chi si occupa di musica, di music branding, di sociologia della musica, di streaming, di retail, di una cosa serissima come la musicoterapia, sa che il potere reale della musica è ben altro. Piacerebbe che l’argomento fosse trattato con un po’ più di attenzione.

Capita raramente, ma conta poco. La magia assoluta della musica, che da millenni e millenni accompagna l’uomo, resta.

(Lorenzo Tiezzi)

https://www.nationalalbumday.co.uk/news/britons-are-turning-to-albums-to-boost-their-mental-well-being/

https://www.virginradio.it/news/rock-news/306968/ascoltare-un-disco-intero-aumenta-il-benessere-psicologico-lo-studio-ascoltate-musica-invece-che-guardare-la-tv.html