Secondo un recente report di Coherent Market Insights, colosso indiano della consulenza globale che si occupa un po’ di tutto (medicina, farmacia, cibo, beni di consumo) il mercato globale della background music nel 2017 valeva 1.35 miliardi di dollari. Nel 2022 varrà invece 2.31 miliardi di dollari con un tasso di crescita anuno del 6.3%. Il segmento della multimedialità (audio video) fa la parte da leone, con 824.5 milioni di dollari di incassi globali.
Se si pensa che nel 2018 gli incassi derivanti dallo streaming per l’industria musicale sono stati circa 11.2 miliardi di dollari, la cifra non è poi così campata in aria. La background music varrebbe quindi circa il 10% del mercato della musica registrata. Non poco e non troppo. Una buona percentuale. Ovviamente questo paragone l’azienda di consulenza indiana non lo fa, ma i dati sono a disposizione di tutti.
Nel riassunto gratuito del report, che viene offerto a caro prezzo, altro segno che la musica di sottofondo è un business non poi così poco interessante, se qualcuno vuol studiarla pagando a caro prezzo (…), Coherent Market Insights cita Soundstripe come sito che offrirebbe musica royalty free di buona qualità ad un prezzo abbordabile. Dei grossi problemi che in realtà creano siti come questo ne abbiamo già scritto, ma il fenomeno resta.
Tra gli operatori del settore background music ci sono anche PlayNetwork, Inc., TouchTunes Music Corporation, Sirius XM Holdings, Inc., Almotech Media Solutions, Imagesound, Easy on Hold, Soundnet Limited (Soundjack), Xenox Music & Media B.V., Qsic Pty Ltd., Express Melody, OpenEar Music, Auracle Sound, Cloud Cover Music, Mood Media Corporation, Soundcloud, MySpace, Spotify, iHeart Radio, MixCloud, The Free Music Archive, Epidemic Sound (…).
Infine Coherent Market Insights cita la tecnologia e l’hardware. Tra i brand più attivi in ambito background music e dintorni vengono citate Sony Corporation, Bose Corporation, Yamaha Corporation, Cloud Electronics e JBL.