A chi serve La Bibbia degli spazi al chiuso, libro corso su musica e suono?

Presentato in modo efficace e volutamente sensazionalistico, “La Bibbia degli spazi al chiuso” di Alessandro Ricci è una ‘guida al suono’ decisamente interessante per chi si occupa di sonorizzare spazi pubblici e non. Anzi, secondo Ricci, il libro non è dedicato solo al professionista della musica: potrebbe essere la lettura perfetta per ogni imprenditore che gestisca spazi pubblici. Il sottotitolo dice molto: “l’invisibile trascendenza del suono spiegata all’imprenditore degli spazi collettivi”.

Secondo Ricci, il libro – corso è “una mappa chiara che spiega quella catena di processi mentali che incolla gli utenti ad un luogo fisico”. Classe ’71, Alessandro Ricci è un professionista della percezione acustica e del business degli ambienti collettivi. Da anni indaga e poi racconta ‘la catena di processi mentali che incollano gli utenti ad un luogo fisico”.

“Non c’è arte o creatività in questo libro”, continua Ricci, che evidentemente ama i paradossi, “Sarà un viaggio tecnico nella coscienza dell’utente, ed io sarò il prete che vi ricorderà di drizzare la schiena. Troverò una buona occupazione lavorativa ai misantropi e metterò pace tra chi compra e chi vende. A tratti il libro ti apre il cuore, mostrandoti la potenza del gruppo e delle relazioni. Altre volte useremo il bisturi”.

Lasciando perdere la religione e le esagerazioni, pure quelle divertenti, spesso si dimentica che la musica è soprattutto un’arte, certo, ma sottoposta alle più banali regole di altre ‘semplici’ scienze, tra cui l’acustica. Troppo spesso parlando di musica lasciamo spazio a percezioni soggettive dimenticando invece regole base che sono ormai oggettive.

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