Spotify dà spazio anche ad autori e produttori e mostra i crediti di ogni canzone

Gran bella notizia per gli amanti della musica: Spotify sta pian piano iniziando a mostrare i crediti dei brani. Ovvero, se il “Cielo in una stanza” l’ha scritto Gino Paoli con arrangiamento di Morricone, finalmente, Spotify già oggi lo fa sapere. E’ la prima volta che l’era digitale fa un piacevole passo indietro, ovvero sul web sono disponibili informazioni che prima ogni appassionato trovava facilmente sul supporto. L’interprete nella musica conta, certo, e senza Mina la canzone non sarebbe diventata l’inno assoluto che sarà sempre, ma la musica stessa conta di più. Oggi Spotify comunica di mostrare le info fornite dalle label, che secondo lo stesso Spotify spesso sono incomplete o errate, ma pian piano mostrerà informazioni ancora più accurate… Divertente come Spotify tratti così chi gli fornisce il materiale per il suo lavoro. Oggi una distribuzione digitale così omnicomprensiva sembra essere quasi più importante del contenuto musicale.

Ma tornando alla musica, essa è proprio un lavoro collettivo, proprio come il cinema e finalmente Spotify se ne sta accorgendo. La stessa iniziativa da tempo l’ha presa anche Tidal, ma sarebbe stato senz’altro possibile farlo anche con iTunes fin dal suo debutto. Evidentemente in passato la voglia di concentrarsi sulla velocità d’uso e di download era troppo forte. Oggi, finalmente, si torna ad apprezzare anche chi da sempre lavora “dietro le quinte” di ogni singola canzone.

(Lorenzo Tiezzi)

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