Ci sono ben due notizie bomba per Spotify nel giro di poche ore. La prima è che anche Warner, dopo gli accordi raggiunti nei mesi scorsi con le altre major, Sony e Universal, ha firmato un nuovo accordo pluriennale con il colosso svedese dello streaming, che si conferma quindi al centro della scena.
Taylor Swift col suo nuovo singolo “Look What You Made Me Do” ha poi battuto il record di streaming per le prime 24 ore dalla pubblicazione totalizzando quasi 8 milioni di ascolti (per la precisione i plays sono 7 milioni e 910.000). Il record precedente lo deteneva Ed Sheran con la bellissima “Shape of You” (6 milioni e 870.000 ascolti), che all’apice del suo successo totalizzava spesso 10 milioni di plays al giorno. Visti i ritmi di crescita di Spotify, quello della bella e brava Taylor è un risultato importante e realistico, ma la battaglia con “Shape of You” è solo all’inizio.
La notizia è una vittoria importante anche per la stessa Spotify: l’album precedente della Swift non è stato a lungo disponibile su questa piattaforma perché l’artista aveva preferito “regalare” (ovvero vendere) l’esclusiva ad Apple Music, che è solo a pagamento. Evidentemente la battaglia del pop ha bisogno di grandi numeri, dei record e della pubblicità (…) e non solo dei dollari. La strategia di Spotify, ovvero quella di fare grandi numeri con le offerte free e poi regalare tanti servizi premium a chi paga, sembra essere ad oggi quella vincente. L’espansione della società continua a ritmo forzato con strategie diversificate anche in paesi molto meno ricchi dell’Occidente: in Tailandia è stato appena lanciato un servizio premium a 4 dollari al mese.
(Lorenzo Tiezzi)