Smart Speaker, indietro tutta? Samsung rinuncia

Uno dei più recenti e soprattutto raccontati trend tecnologici sono gli smart speaker, ovvero le casse intelligenti con cui si può interagire con la voce, un po’ come si dovrebbe fare con Siri sui dispositivi Apple. Si dovrebbe, perché secondo chi scrive si tratta di una delle funzioni meno usate tra le tante che abbiamo su PC e mobile. Ma un conto è avere un “assistente vocale” sul telefonino, tutto un altro avere una sua replica su una cassa acustica…

Amazon sta spingendo il suo Echo Dot, JBL la sua serie Pulse 2 Active, disponibile a quasi 200 euro su Amazon… Il sito Tech Radar si è messo pure a fare una chart per suggerire l’acquisto giusto in quest’ambito. Google sta per arrivare con Home, Apple ha i suoi Pod….

In realtà la spinta verso le tecnologie “audio” è molto forte solo da parte dei produttori verso chi dovrebbe utilizzarle / comprarle. Non certo il contrario.
Gli americani amano molto gli audiobook perché passano spesso lunghissime ore in auto e in questo periodo si sono innamorati delle guide “filosofiche” self help (vedi il libretto dedicato ad ordine e zen)… Amazon sta pubblicizzando molto i suoi Audible anche in Italia, ma in un paese in cui gli eBook non hanno davvero sfondato, serviranno davvero a far iniziare a leggere / ascoltare le nuove generazioni sui social?

Senz’altro, ed è per questo che ne scriviamo su SoundScapes, i nuovi smart speaker non stanno servendo nel migliorare il paesaggio sonoro di case e spazi pubblici. Le casse acustiche, per suonare bene e non costare una follia, di solito sono ingombranti. Tutto il contrario di questi gadget. Le casse acustiche di venti o trent’anni fa fanno ancora benissimo il loro lavoro, se ben trattate nel tempo. Invece gli smart speaker sono piccoli, suonano piuttosto male rispetto ai vecchi stereo da casa e le frequenze medio basse vengono quasi sempre sacrificate… Per sentire bene in casa tv e musica la ‘vecchia’ soluzione di un impianto audio / video nella stanza più utilizzata e qualche piccolo satellite nelle altre sembra ancora la migliore per le nostre orecchie.

Forse il (presunto) “boom” di queste tecnologie smart è già al termine. Qualche settimana fa Wired ha annunciato che Samsung, il più grande produttore di telefonini al mondo, sta rimandando la commercializzazione del suo smart speaker. 

L’unica funzione “audio” davvero usata oggi sono i messaggi vocali su WhatsApp, che, incredibilmente per alcuni hanno soppiantato le noiosissime videochiamate. Chi ha voglia di farsi davvero vedere in mutande? E’ così comodo chiamare un amico o un conoscente senza disturbarlo senza spendere un euro. Anche la funziona dettatura di WhatsApp funziona tutto sommato bene, ma quanti la usano per scrivere?

(Lorenzo Tiezzi)