International noise awareness day: la guerra contro il rumore la stiamo perdendo

Mentre scrivo, alle 17 del International noise awareness day, ovvero alle 5 del pomeriggio della Giornata Mondiale della consapevolezza sul rumore e sui danni che esso comporta, il bel video che vedete qui sopra, il bel video animato ufficiale dedicato all’evento,  ha totalizzato appena 207 visualizzazioni.

In effetti la sostanza la leggete nel titolo ed è chiara: la guerra contro il rumore la stiamo perdendo. La pressione sonora cresce sempre. Nei ristoranti newyorkesi la pressione sonora è ormai di 90 decibel. A 120 le orecchie iniziano a far male. Non c’è sempre bisogno di ricorrere ai jet. Quante volte percepiamo, in una giornata, il rumore della pioggia, del vento, gli uccelli che passano, un’auto in lontananza? Se non accade è perché siamo soverchiati da rumori troppo forti.

Il video che invece trovate sotto qualche visualizzazione in più ce l’ha, ma a chi importa davvero? La pressione sonora a cui siamo sottoposti ogni giorno cresce sempre e la coscienza di quanto conti vivere e lavorare in un ambiente ‘hi fi’, in un paesaggio sonoro in cui si riesca a sentire il rumore dei propri passi non sta crescendo.

I soci di AMP, con la loro business music, contribuiscono al rumore? Lo aumentano o lo coprono, con le loro playlist? Oppure aiutano clienti e consumatori finali a vivere l’esperienza di shopping in un paesaggio sonoro più piacevole? La risposta è ovvia, ed è la seconda, perché i tempi in cui negli aeroporti si proponeva musica ad alto volume per non far sentire il rumore dei jet sono lontani. Chi crea musica per ambienti sa bene che la playlist perfetta diffusa male con casse scadenti in uno spazio architettonico ‘anti – musicale’ è addirittura contro producente.