Mash up & dirette Facebook: la musica digitale ha regole poco chiare, ma vincono ancora le canzoni

(Gli italiani DJ’s from Mars a Radio Deejay in una performance piena di mash up disponibile su Facebook)

Come sa chiunque si occupi per lavoro o passione di musica, non tutta la musica che gira sulla rete è illegale. Anzi. YouTube e Google hanno trovato un accordo tutto sommato soddisfacente con chi produce musica, pagando ben un miliardo di dollari in diritti nel solo 2016. Per ogni visualizzazione corrispondono un po’ di denaro a produttori, artisti ed editori. Non è tutto perfetto, sia chiaro. Esemplare è il caso di Lucio Battisti: gli eredi, per motivi francamente incomprensibili, non vogliono che la sua musica sia disponibile in streaming legalmente, ma qualche fan ha pubblicato tutti gli album su YouTube, col risultato che solo chi vuol ascoltarseli bene su Spotify pagando non può farlo (è il caso di chi scrive). Dove sta il giusto? Viene da pensare che la rete abbia superato la chiusura mentale di certi aventi diritti, e che questi ultimi comunque dalle views su YouTube guadagnano… ma non sempre va cosi.

Facebook, ad esempio, sinora non ha trovato un accordo con chi crea musica. Lo staff starebbe lavorando ad un sistema di pagamento di diritti analogo a quello di YouTube, ma sinora la pubblicazione di musica non prodotta da chi gestisce pagine e profili sarebbe illegale… sarebbe, perché in realtà sul social network più usato in Italia e nel mondo, succede un po’ di tutto.

Ad esempio, che succede se i DJ’s from Mars, coppia di dj italiani famosi nel mondo per i loro bootleg & mash up, sono ospiti a Radio Deejay? La loro performance alla radio, piena zeppa di versioni non autorizzate, è ancora oggi disponibile su Facebook come video. Le radio FM italiane da sempre suonano anche versioni non autorizzate dei brani, perché hanno il potere di promuovere la musica e la discografia lascia fare… ma oggi tutto questo ha ancora senso?

E c’è differenza tra un brano illegale (perché questo sono, anzi sarebbero, bootleg e i mash up) che passa alla radio ed un video su Facebook? Probabilmente si, visto che ciò è online resta per sempre ed è utilizzabile sempre, in ogni momento… Inoltre Facebook, a differenza di YouTube, Google e delle radio FM dei soci di AMP, di milioni di persone nel mondo e del sottoscritto (abbonato pagante a Spotify), non paga un corrispettivo in denaro a chi produce la musica di cui è pieno il social network.

E visto che bootleg e mash up sono ormai uno standard legalizzato, cosa accadrebbe se i soci di AMP, che forniscono musica a tanti negozi italiani ne utilizzassero tanti per  le loro playlist? E se i titolari dei negozi decidessero di non pagare quanto dovuto a SIAE ed SCF perché, nei fatti, Facebook più o meno la stessa cosa?

Più che rispondere a queste domande retoriche (perché ovviamente le aziende italiane i diritti e le tasse sono abituate a pagarli), è importante sottolineare che oggi la differenza tra remix e bootleg è quasi azzerata. Ovvero una nuova versione di un brano autorizzata dall’artista che ha scritto e interpretato il brano è più o meno uguale ad una rielaborazione non autorizzata dello stesso brano, tra l’altro diffusa sui social network con maggior facilità dell’originale. Infatti, per motivi tecnici (la forma d’onda di un remix o di un bootleg è diversa quella del brano), bloccare bootleg & mash up online è spesso davvero dura.

Chiudo con una nota d’ottimismo: nonostante un momento ingarbugliato dal punto di vista legale e forse poco interessante dal punto di vista musicale, il pubblico ha già fatto capire che il futuro della musica non sono certo bootleg, mash up ed amenità varie. Le nuove star musicali, in Italia e nel mondo, fanno musica immediata, pop spesso elettronica, del tutto originale. Raramente sono dj e se lo sono, sono artisti come Calvin Harris, musicisti che sanno anche suonare e pure cantare. The XX, ieri sera hanno riempito con la loro malinconia, il Forum di Assago (MI). La loro musica, a tratti sofisticata entra subito nelle orecchie e spesso nel cuore di chi ascolta… proprio come “Paris”, il nuovo singolo dei Chainsmokers, “dj” dall’animo romantico ai vertici delle views su YouTube da tempo. Sono dj, certo, visto che dal vivo usano la console e fanno saltare… ma la loro musica è fatta spesso di armonie e ritmi pop o addirittura malinconici.

(Lorenzo Tiezzi)

Billboard racconta le novità di Facebook in ambito musicale

http://www.billboard.com/articles/business/7639969/facebook-developing-copyright-id-system-music-rights-infringement

Facebook spinge le label a concedere i loro brani per le colonne sonore
Facebook is pushing record labels to let you soundtrack your videos

Facebook punta sulla musica
http://www.edmsauce.com/2017/02/13/facebook-looks-expand-music-rights-licensing/

The XX – On Hold

The Chainsmokers – Paris

The Chainsmokers dal vivo all’Ultra Music Festival di Miami