J.D. Power, colosso statunitense della consulenza in ambito marketing, qualche mese fa ha pubblicato un interessante studio sulla musica in streaming. In sostanza, secondo questa ricerca effettuata negli USA (Streaming Music Satisfaction Study), chi paga per utilizzare musica in streaming è un cliente soddisfatto. Mediamente, oltre 80 persone su 100 sono contente del servizio che utilizzano, senza grosse differenze tra gli operatori (Apple Music, Spotify, Pandora, Google Play, etc). Chi ascolta più musica e interagisce con i social condividendo le sue playlist o quelle altrui di solito è un cliente ancora più soddisfatto di chi invece ascolta poco e interagisce poco. Ma pure gli utenti ‘passivi’ sono mediamente soddisfatti. In ogni caso, le playlist compilate dal provider contano, anche più dell’organizzazione della musica a livello personale. Spotify, ad esempio, ha diverse pecche e ci si perde spesso nelle proprie playlist… ma per gli utenti non sembra una caratteristica così importante. Per questo studio sono state sentiti oltre 4.000 utenti di servizi musicali in streaming a pagamento.
Chi paga per ascoltare musica streaming e’ soddisfatto
