Villa delle Rose: dinner show ed elettronica da ballo di livello assoluto

Qualche sera fa ho partecipato ad un dinner show che probabilmente in Europa pochissimi locali sanno proporre. E’ quello della Villa delle Rose di Misano (RN). Ho fatto poca attenzione al cibo, che comunque era eccellente (piatti di pesce) e al vino, un’ottima Falanghina (Feudi San Gregorio). Ero troppo preso dalla qualità dello show e della musica.

Partiamo dalla seconda, che è stata eccellente durante anche il dinner show… ma partiamo dalla fine, ovvero da ciò che che il pubblico ha ascoltato quando ha iniziato a ballare. Zero mash up, poco reggaeton, soprattutto house originale, venata di pop e di melodie, mai estrema e mai banale. E’ il sound che un top club italiano o internazionale dovrebbe avere. Di tormentoni neanche l’ombra. In console, insieme al guest Sylvain Armand, molto furbo in console, c’era l’eccellente resident Thor, che non conoscevo. Siccome vivo tra dj, dance music e roba del genere da anni, significa che è molto più bravo che famoso. I dj in console alla Villa sono sempre eccellenti. Spesso infatti arrivano anche Samuele Sartini e Nicola Zucchi, che tra l’altro sono amici, e insieme sanno proporre sound sempre in bilico tra ritmo, melodia, passato e futuro. Al microfono c’è Tanja Monies, che quando è al microfono sa come insinuarsi con la musica da ballo con la sua voce in modo unico…

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Veniamo alla sostanza del dinner show, che vive di un mix vincente di talenti, regia, scrittura dello show, multimedialità e soprattutto di tempi perfetti. Lo show è un insieme di brevi numeri legati sapientemente tra loro, tutti diversi: le ballerine che salutano, come si fa al circo; una cantante che si esibisce “in stile musical” in brani particolari con un corredo di immagini multimediali che fanno emozionare; show di ballo degni di spettacoli tv; una cover band formata da grandi professionisti che grazie a cambi d’ambito e formazione sale e scende dal palco più volte; performance acrobatiche; ballerini trasformisti capaci di stupire chiunque cambiandosi d’abito in un istante tra un ballo e l’altro…

Chi va a cena alla Villa delle Rose si gode uno spettacolo per lunghi tratti degno de Le Cirque du Soleil. Quando il livello dell’intrattenimento scende leggermente, non è per caso, è una scelta logica e precisa: si partecipa ad una cena con spettacolo che diventa un party, non a uno show teatrale.

Un passaggio simbolo dello show potrebbe essere quello di una intensa performance vocale e teatrale di un brano di Elton John. Il brano viene interpretato in modo molto particolare da una voce femminile… e viene poi dall’esecuzione da parte del dj a basso volume di un brano ‘easy’ di The Giornalisti. Ai tavoli si deve anche conversare.

Un plauso particolare se lo merita, oltre che la musica da ballo e il livello assoluto dello show, la scaletta della band, decisamente originale. Niente Vasco, Ligabue e Battisti da cantare. Brani soprattutto internazionali, a tema con un locale d’eccellenza, per molti e non per tutti. Da “One” degli U2 agli AC DC c’è un abisso e solo musicisti di livello assoluto sanno colmare, tra l’altro con cantanti dalla presenza scenica notevole.

(Lorenzo Tiezzi)